Comunicati stampa

Stambecchi malati: allerta degli esperti

La notizia è di qualche giorno fa: gli stambecchi alle quote più alte delle Orobie in province di Bergamo sono malati. Alcuni escursionisti hanno allertato il servizio Faunistico locale poiché a loro sembrava evidente che degli esemplari manifestavano problemi alla vista.

Le autorità competenti, inclusi i servizi di medicina veterinaria dell’Asl e dell’Istituto zooprofilattico locali si sono immediatamente attivati per localizzare gli stambecchi.

L’operazione più complessa non è stata tuttavia questa quanto quella successiva, ovvero cercare di immobilizzare gli esemplari. Il primo è stato catturato con un dardo narcotizzante e così via via gli altri con un apposito fucile che lancia le siringhe contenenti sedativi. Naturalmente l’obiettivo è anche quello di cercare di essere il meno invasivi possibili nei confronti degli animali e garantirne quindi la massima sicurezza.

I veterinari, bloccati gli animali, hanno potuto procedere alle analisi specifiche: prelievo di campione biologico e tamponi oculari. I risultati delle analisi purtroppo non sono stati rassicuranti: si è evidenziata una patologia infettiva che colpisce gli occhi che si manifesta con una infiammazione della congiuntivite e della cornea.

Prima di risvegliare gli animali con un antidoto è stato loro applicato un radiocollare che ne renderà possibile l’individuazione sul territorio.

La preoccupazione degli esperti è dovuto al fatto che la congiuntivite è infettiva: per questo motivo prosegue incessante il monitoraggio non solo degli esemplari presenti nelle Orobie ma anche quelli di altre regioni italiane. In particolare il focus è centrato sui parchi del Trentino, quello Nazionale dello Stelvio e quello Naturale dell’Adamello Brenta, vicino Madonna di Campiglio, poiché al loro interno c’è un buon numero di esemplari. Diversa è invece la situazione in un altro parco dove la presenza degli stambecchi è numerosa: il Parco Nazionale d’Abruzzo. Per ora qui la situazione non desta preoccupazione e ciò è dovuto certamente alla lontananza geografica con gli esemplari malati.
Tuttavia l’attenzione resta alta ovunque vi siano stambecchi. Le autorità competenti stanno continuando il loro monitoraggio costante con la speranza che il fenomeno sia circoscritto.

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