Il quesito è sicuramente uno di quelli destinato a non avere una risposta definitiva, certa ed unanime.
Infatti dove inizia il miglioramento del proprio aspetto ? ma soprattutto dove finisce la parte migliorativa ed inizia quindi un vero processo di “alterazione” dei connotati e non solo di quelli ?
Se si accettano le ore di palestra, o attività fisica in generale, giustificandole anche con gli occhi salutistici, più difficile “digerire” interventi chirurgici tesi a ridurre drasticamente, fino talvolta ad eliminare, un difetto fisico, o ad aumentare la gradevolezza di altre parti…
Un esempio: nel secolo scorso le dame si applicavano nei finti per dare al volto quel tocco di sex appeal che faceva girare la testa agli uomini. Ed era un semplice puntino scuro !
Adesso ci sono persone che si operano per toglierli perché antiestetici !
Chissà cosa ne pensa Cindy Crawford, la top model dal caratteristico neo al lato della bocca…
Quanto successo avrebbero ottenuto certi personaggi cinematografici e teatrali senza i loro difetti o i difetti di chi ha dato loro vita ? La giunonica Rita Hayworth adesso in passerella a Milano la scarterebbero, troppo ben di Dio !!!!!
Che dire poi di Cyrano de Bergerac senza il suo naso ? E la calvizie del Tenente Kojak ? E il Gobbo di Notre Dame ?
Torniamo ora al quesito iniziale: miglioramento o alterazione ?
Se infatti tante ore di attività fisica ci migliorano, è anche altrettanto vero che ci modificano, un bicipite allenato ha forma ben diversa da uno “normale”.
Però in questo caso viene accettato in quanto naturale conseguenza della fatica e della costanza all’allenamento, mentre un soubrette “piatta” viene criticata al suo ripresentarsi sulle scene con una bella e prosperosa terza, o quarta…o con un fondo schiena più caraibico…o con qualche chilo in meno troppo velocemente perso…
Bisogna però osservare che comunque stare meglio con se stessi, avere un rapporto col prossimo migliore non è peccato, e se una persona, indistintamente dal sesso, reputa la propria esistenza più difficile per via di un difetto mi sembra giustificabile l’intervento di chirurgia plastica, tra l’altro ora più sicuro e meno traumatico, oltre che più economico, che in passato.
Diversamente si potrebbe giudicare la voglia di rimanere giovani, di avere sempre trent’anni, grazie agli interventi antiaging che non sempre sono chirurgici, e forse proprio perché si tratta (a volte) di una semplice iniezione, (ci) si giustifica più facilmente.
Ma cosa succederebbe se un doganiere un po’ troppo zelante ci vietasse il rientro in patria in quanto la foto del passaporto non ritrae chi egli ha di fronte ?
E se per assurdo San Pietro ci “chiudesse la porta in faccia” proprio perché non è la “faccia” originale ?
Vorrei concludere con la frase alquanto poco originale de “ai posteri l’ardua sentenza”, ma probabilmente, visto il trend, un “ritocchino-scheletro nell’armadio” ce l’avranno tutti…!
Gabriele Goldoni
Uff. Relazioni col Pubblico
DermoMedical
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