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Storia dell’accessorio più amato dalle donne: la borsetta

Le origini di uno degli accessori più amati dalle donne, come tanti oggetti di uso quotidiano, si perdono nella notte dei tempi. C’è chi attribuisce la sua nascita in concomitanza dell’introduzione dell’uso della moneta, c’è chi invece afferma sia apparsa molto prima della nascita del baratto.
Da un punto di vista puramente simbolico la borsa rappresenta il potere femminile di contenere e di conservare gelosamente il nostro micromondo privato fatto di oggetti indispensabili e non, che ci accompagnano in tutte le fase del nostro quotidiano. E’ un oggetto che ci rassicura simile al guscio della lumaca un cardine per affrontare qualsiasi situazione che nel corso degli anni ha tramutato forme, colori e materiali mantenendo comunque intatta la sua funzionalità.

Nel corso dei secoli l’esistenza della borsa non è stata molto semplice, sostituita per esempio da manicotti nel Cinquecento e Settecento e da tasche inserite nelle ampie vesti nel seicento si è affermata prepotentemente alla fine dell’Ottocento e nel Novecento ha sicuramente avuto la parte del leone nel campo degli accessori grazie anche all’introduzione di internet dove il numero di borse online è cresciuto in maniera esponenziale .

La forte affermazione di questo oggetto cresce con lo spirito di rivalsa sociale femminile, il cambiamento del ruolo sociale della donna che lavora, si sposta in maniera dinamica, vota e veste in maniera più affusolata si riflette anche nella scelta della borsa donna pelle e nella nascita di stili e forme differenti: dalla borsa da viaggio, a quella con i manici fino alla pochette. Forme diverse che incarnano anche spiriti diversi: dalla spensieratezza della Belle Epoque, alla sobrietà e funzionalità e il rigore data dalla Prima Guerra Mondiale, la reinterpretazione di grandi stilisti della moda negli anni ‘30 e ‘40 che lanceranno dei modelli senza tempo come la busta di Chanel o il secchiello di Hermes fino all’impiego di materiali alternativi per la produzione dati dalle ristrettezze della Seconda Guerra Mondiale.

Gli anni ’50 e ’60 vedranno il ritorno de una eleganza formale dove l’accessorio coordinato farà da padrone con borse a forma molto morbida. Saranno poi gli anni ’70 a dare una sferzata di cambiamento che avrà forti ripercussioni sul gusto e l’abbigliamento. Tanto spazio alla sperimentazione di tessuti, stampe e materiali e nelle forme. Insomma una evoluzione che non vede fine neanche ai giorni nostri dove la fantasia e l’introduzione di materiali si sono spinti fino all’oro e i diamanti e alla pelliccia per confezionare accessori moda borse riservate solo all’elite.

Fatto sta che possiamo sicuramente affermare in tutta tranquillità che la borsa è stata, è e sarà sempre uno degli accessori simbolo che più ci aiuta a capire le evoluzioni di costume e sociali legate al mondo femminile. Per chi poi volesse approfondire ancora un po’ il tema non si lasci scappare l’opportunità di visitare ad Amsterdam il Museo della Borsa e delle Borsette (Tassenmuseum) che con più di 3500 borse della collezione permanente vi darà l’opportunità di ricostruire la storia avvincente dell’accessorio femminile per eccellenza. E che come afferma la fondatrice del museo Hendrikje Ivo: “questa collezione non si limita a raccontare la storia della borsa bensì mostra anche ciò che nel corso dei secoli la gente ha voluto trasportare con sé e soprattutto come sia cambiato il ruolo femminile nella società moderna”.

A cura di Martina Meneghetti
Prima Posizione Srl – Vendite Web

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