Evanescent Metamorphose è un racconto fotografico realizzato dallo stilista, fotografo e regista tedesco Karl Lagerfeld, dove l’androgino di Chanel rinnova la propria natura, lasciando trasparire tratti di femminilità. L’androgino, nel Simposio di Platone, non è né figlio del Sole, come l’uomo, né figlio della Terra, come la donna, ma è figlio della Luna e prende parte della natura di ambedue.
L’androgino tentò di sfidare Zeus, il quale decise di infliggergli la condanna dell’incompletezza, e condannando così l’uomo e la donna alla disperata ricerca l’uno dell’altro. Ma lasciamo da parte il Simposio di Platone per un attimo. Nella moda, così come nell’arte e nella letteratura occidentale, la figura androgina è un tema ricorrente, un’immagine lontana, quasi artificiale, intoccabile, avvolta in una coltre di mistero.
E la donna a cui lo il fashion designer Karl Lagerfeld si ispira emerge proprio da questa densa nuvola di mistero. Dai tratti acerbi, fragili, adolescenziali e dalla silhouette efebica ed i capelli corti, la donna Chanel sembra quasi un giovinetto, esattamente come Mademoiselle Coco quando andava a caccia con i suoi completi destrutturati. Ma dalla fragilità delle forme, scaturisce tuttavia un carattere femminile sempre più delineato, quasi fatale.
Alexander McQueen
Nel febbraio 2010 muore a soli 40 anni lo stilista inglese Alexander McQueen, un lutto generale per l’industria della moda e per il mondo creativo, che si estende a tutto il mondo. Il Costume Institute del Metropolitan Museum of Art di New York celebra lo stilista inglese scomparso nel 2010, con una mostra retrospettiva intitolata Alexander McQueen: Savage Beauty, con oltre 100 capi provenienti dall’archivio londinese del brand, oltre che dall’archivio parigino di Givenchy e da collezionisti privati.
La mostra commemora l’eccezionale talento e la genialità di Alexander McQueen, ripercorrendo la sua strepitosa carriera dal principio, agli inizi degli anni Novanta fino all’ultimo fashion show tenuto nel 2010, quasi vent’anni di sperimentazione, stravaganza e rottura di ogni barriera visiva e mentale.
L’esposizione racconta il percorso dello stilista, dividendolo in diverse tappe: The Romantic Mind, che indaga il senso di ribellione nei confronti della sartoria tradizionale, Romantic Gothic che si concentra su temi quali decadenza, morte e tenebre, Romantic Nationalism, Romantic Exotism e Romantic Primitivism.
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