Cucina

Con la salsa di pomodoro Pomì la qualità va a braccetto con la tracciabilità

Pomodori e ciotola con passata di pomodoroLa provenienza degli alimenti che finiscono sulle tavole dei cittadini europei, così come la loro “storia” produttiva, è una questione di fondamentale importanza per la UE ed è per questo che già diversi anni fa venne adottato un importante strumento normativo.

Il Reg. 178/2002 della Comunità Europea contempla diversi principi fondamentali, tra cui spicca l’obbligo di una totale tracciabilità dei prodotti in ognuna delle fasi che compongono la filiera alimentare, allo scopo di fornire al consumatore un’informazione precisa e trasparente.

Esistono poi delle aziende che si sono impegnate volontariamente per rendere ancor più trasparente il loro ciclo produttivo, e il Consorzio Casalasco del Pomodoro – che detiene il marchio Pomì – è una di esse.

Come? Molto semplicemente, ogni confezione è dotata di un codice che riporta il lotto e l’ora di produzione, e collegandosi al sito web Pomì è possibile inserire in appositi campi queste informazioni. In questo modo, con un semplice click si potrà scoprire in quali aziende agricole è stato coltivato il pomodoro contenuto nella confezione.

Il servizio PomìTrace è completamente gratuito e può essere utilizzato per saperne di più su tutti i prodotti della gamma Pomì, che si compone di salsa di pomodoro, pomodori in cubetti per pizza, passata rustica, ketchup, passata classica, polpa fine e passata L+ con il 50% in più di licopene.

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